venerdì 13 dicembre 2013

Global health security initiative - Roma

Noi Ministri/Segretari/Commissari di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone,
Messico, Regno Unito, Stati Uniti e Commissione Europea abbiamo fondato questa iniziativa
nel novembre 2001, con la finalità di "un'azione globale concertata per rafforzare la
risposta sanitaria alla minaccia del terrorismo internazionale di tipo biologico, chimico e
radio-nucleare (CBRN)". Riconosciamo le attuali sfide alla sicurezza sanitaria globale poste
dalle tematiche CBRN e altre emergenti minacce. Pertanto rimaniamo impegnati a lavorare in
modo collaborativo per prevenire e affrontare queste minacce attraverso la continua
sorveglianza e la condivisione delle informazioni.

2. Ci siamo riuniti oggi in Roma per riflettere sugli eventi emergenti per la sicurezza pubblica
negli ultimi anni e per esplorare le azioni collaborative per proteggere la salute e la sicurezza
della nostra popolazione, nonché potenziare la sicurezza della salute globale. Oggi abbiamo
discusso le priorità chiave per la preparazione collettiva e la risposta alle minacce chimiche,
biologiche e radio- nucleari (CBRN), di influenza pandemica e delle altre malattie
infettive emergenti; abbiamo espresso il nostro sostegno ai risultati raggiunti finora grazie a
questa iniziativa e identificato attività future per il progresso di priorità emergenti e attuali nella
sicurezza della salute globale.
Rafforzare la preparazione collettiva e la risposta agli eventi di Salute Pubblica con
potenziale pandemico
3. Negli ultimi due anni abbiamo dovuto affrontare l’emergere di due virus, l’influenza
aviaria A (H7N9) e la sindrome respiratoria mediorientale da Coronavirus(MERS-CoV),
ognuno dei quali ha il potenziale di causare una pandemia globale. Riconosciamo
l’importante progresso fatto nella rapida condivisione dei campioni del virus
dell’influenza aviaria A (H7N9) e sosteniamo un’aperta condivisione, come approvato dal
programma quadro di preparazione per l’influenza pandemica dell’OMS e dal
Regolamento Sanitario Internazionale (2005) (IHR). Riconosciamo inoltre l’importanza della
condivisione di campioni di agenti patogeni nel rafforzare la nostra capacità di rispondere
alle emergenti minacce alla salute pubblica di interesse internazionale. Intendiamo quindi
aderire ai principi, ai traguardi e allo spirito del Regolamento Sanitario Internazionale
che incoraggiano la condivisione tempestiva dei campioni e delle informazioni cliniche tra i
laboratori dei Paesi membri del GHSI nella risposta agli agenti patogeni non influenzali con
potenziale pandemico.
4. In base alla lezione appresa in seguito allo scoppio della MERS-CoV, la rete è
interessata alle barriere che hanno ritardato la condivisione dei campioni di laboratorio tra i
Paesi e le istituzioni in quanto i campioni sono fondamentali per l’accelerazione della !
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ricerca scientifica, l’investigazione epidemiologica e la potenziale
implementazione di misure di pubblica sicurezza. Sebbene riconosciamo che la
condivisione dei campioni in relazione ad agenti patogeni non influenzali con potenziale
pandemico sia complicata a causa dei regolamenti e delle leggi nazionali ed
internazionali e di altri fattori, come i diritti alla proprietà intellettuale, sosteniamo
un’aperta, trasparente e rapida condivisione per facilitare una tempestiva risposta
pubblica. Di conseguenza abbiamo istruito i nostri ufficiali affinché sviluppino
meccanismi che possano semplificare la condivisione dei campioni tra i Paesi del GHSI,
in modo da poter essere collettivamente preparati a rispondere in futuro alle minacce alla
salute pubblica. Il nostro lavoro sarà essenzialmente reso disponibile
all’OMS a sostegno dei suoi continui sforzi globali per rafforzare la preparazione
collettiva alle minacce di salute pubblica con potenziale pandemico.

Resistenza antimicrobica
5. Ringraziamo la Professoressa Dame Sally Davies che, nel suo discorso, ha delineato la
minaccia della resistenza antimicrobica (AMR) alla sicurezza globale della salute
pubblica. La resistenza antimicrobica è una preoccupazione crescente dei Paesi
membri del GHSI a causa del suo impatto sulla salute delle popolazioni mondiali, sulla
sicurezza alimentare, sull’ambiente e sull’economia in generale. Questa
preoccupazione è condivisa a livello internazionale, dato che la resistenza
antimicrobica è stata identificata come una delle principali sfide alla sicurezza sanitaria
nell’Unione Europea e nei meeting internazionali. Riconosciamo che la prevenzione e il
controllo dei rischi alla salute da resistenza antimicrobica sono straordinariamente
complessi e richiedono un’attiva collaborazione multisettoriale a livello globale tra i settori
del servizio sanitario, della salute pubblica, della salute degli animali, della sicurezza
alimentare, della produzione alimentare e della protezione ambientale.
6. E’ attraverso sforzi di collaborazione in aree chiave come la prevenzione,
l’osservazione, la ricerca e lo sviluppo di nuovi antimicrobici, nonché attraverso la
gestione di antimicrobici esistenti, il trasferimento e lo scambio di conoscenza, che
l’emergenza e la diffusione della resistenza antimicrobica possono essere ridotte e
controllate. Ci impegniamo a collaborare con l’OMS per informare le politiche e le
strategie nazionali sulle resistenze antimicrobiche e per aumentare la consapevolezza, nello
sforzo di ridurre l’impatto potenziale sulla salute pubblica a livello globale.


Strumenti e principi per un’efficace azione sulla sicurezza sanitaria globale
7. Le contromisure mediche sono componenti chiave per la preparazione e la risposta alle
emergenze mediche e di salute pubblica causate dagli agenti CBRN e dall’influenza !
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pandemica. Di conseguenza, l’accesso e la disponibilità di queste contromisure
mediche restano una priorità chiave dei nostri rispettivi governi. In collaborazione con l’OMS,
abbiamo fatto significativi progressi nella costruzione di un programma operativo per
l’implementazione di contromisure mediche che contempla le questioni legali, normative e
logistiche da considerare durante questa implementazione. Continueremo il nostro
lavoro in questo campo con l’obiettivo ultimo di costruire una capacità globale di
implementare rapidamente ogni contromisura medica durante le emergenze di pubblica
sicurezza.
8. L’esposizione a rischi chimici o radioattivi a seguito di una propagazione intenzionale o
accidentale può avere effetti sulla salute sia acuti sia cronici. Limitare o prevenire
l’esposizione attraverso una rapida decontaminazione è una fondamentale
contromisura medica e di salute pubblica e sviluppare linee guida basate sui fatti resta una
priorità chiave per la rete. Abbiamo istruito i nostri esperti affinché sviluppino principi per
guidare le pratiche di decontaminazione negli incidenti con esposizione di massa e affinché
identifichino eventuali lacune nella conoscenza attuale. Queste attività sono in linea con
le capacità essenziali per la riduzione del rischio chimico, radioattivo e nucleare richieste
dal regolamento Sanitario Internazionale IHR) (2005) e devono essere supportate dallo
sviluppo di una strategia di comunicazione del rischio complementare.

Rafforzare la preparazione a lungo termine
 9 Gli sforzi di collaborazione del GHSI nel 2013 si sono focalizzati sia sui rischi specifici
alla sicurezza sanitaria sia sul rafforzamento della preparazione a lungo termine per le
minacce da CBRN e da influenza pandemica che possono essere applicabili ad ogni possibile
rischio. Coerentemente con il nostro approccio strategico, gli sforzi collettivi nel 2014
evidenzieranno i seguenti punti:

10. Per potenziare la nostra preparazione in caso di emergenze radioattive per la salute
pubblica, abbiamo istruito la rete affinchè continui a sostenere l’OMS nello sforzo di revisione e
aggiornamento delle linee guida per la somministrazione profilattica di iodio in caso di
propagazione radioattiva. Siamo soddisfatti del lavoro svolto finora nella comparazione dei
metodi di gestione dei campioni, analisi, e dosaggio del farmaco tra i laboratori per le sostanze
radioattive e nucleari e attendiamo i risultati di questo lavoro, che agevolerà la rapida
cooperazione in caso di emergenza.
11. La rete continua a collaborare efficacemente sulla condivisione dei piani nazionali
riguardanti l’H5N1, H1N1, H7N9 e MERS-CoV, come anche della preparazione collettiva e
della risposta all’influenza stagionale. Siamo soddisfatti del progresso fatto nella delineazione
dei principi di preparazione e risposta all’influenza pandemica che contribuiranno all’approccio
a ogni possibile rischio. Abbiamo istruito i nostri esperti tecnici affinché continuino a
collaborare con l’OMS per dirigere l’uso delle linee guide recentemente sviluppate circa la !
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gestione del rischio dell’influenza pandemica, incluso l’approccio alla matrice del rischio
“Severity Assessment” durante l’influenza stagionale nell’emisfero Nord del 2013-2014.
13. Abbiamo richiesto ai nostri esperti di continuare a supportare lo sviluppo delle strategie di
comunicazione dei rischi in risposta alla recente diffusione delle linee guida per la gestione del
rischio dell’influenza pandemica; sfide emergenti quali il DURC (dual-use research of concern)
e quelle di comunicazione attualmente in corso riguardanti l’implementazione internazionale di
contromisure mediche. Inoltre, riconosciamo il progresso fatto nell’analisi del condizionamento
crescente dei social media nella comunicazione delle emergenze nel settore della Sanità
pubblica.
14. Accogliamo la nuova legislazione dell’Unione Europea circa le serie minacce transnazionali
alla salute, che contribuiranno al rafforzamento del quadro di sicurezza sanitario dell’UE e
appoggiamo la preparazione e la risposta globale alle serie minacce transnazionali alla salute.

15. Continuiamo a sostenere l’OMS nel rafforzamento dell’attuazione del Regolamento
Sanitario Internazionale (IHR, 2005) attraverso la corrente condivisione e diffusione degli
strumenti di capacity building e delle best practice promossi dall’OMS sia all’interno del
contesto GHSI che oltre. Riconosciamo il progresso significativo che è stato fatto per
potenziare la conformità al Regolamento Sanitario Internazionale per quanto riguarda gli
incidenti chimici attraverso la condivisione e promozione di informazioni tecniche e
l’acquisizione e diffusione di materiale formativo per il management degli incidenti chimici.
16. Il nostro metodo per condurre delle valutazioni circa il rischio e le minacce comuni degli
agenti biologici è ora pienamente operativo e aiuta a informare il nostro piano annuale e i
processi di definizione delle priorità. Abbiamo istruito i nostri funzionari acontinuare a
migliorare questo strumento affinando i criteri di valutazione ampliando lo spettro per includere
agenti nuovi o riemergenti.

17. Il rilevamento rapido e affidabile del potenziale di minacce Chimiche, Biologiche,
Radioattive e Nucleari (CBNR) rimane un elemento fondante della sicurezza sanitaria
mondiale. Grazie alla collaborazione in molteplici attività nel Laboratory Network, i nostri
esperti hanno potenziato lo scambio di informazioni e la cooperazione in contesti come quelli
degli emergenti agenti patogeni pericolosi. Abbiamo istruito i nostri funzionari a continuare a
dedicarsi a agenti patogeni sconosciuti in maniera da migliorare ulteriormente le competenze
del GHSI durante i periodi di incertezza.

18. L’approccio alla valutazione di ogni possibile rischio nelle attività di preparazione collettiva
migliora la nostra capacità di pianificazione e ci prepara a reagire alle minacce di tipo CBRN o
di influenza pandemica. Per incrementare la mappatura delle nostre competenze chiave,
abbiamo istruito i nostri funzionari affinché identifichino le lacune rimanenti nelle nostre !
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competenze. I risultati di questa analisi saranno usati per aiutare a definire la revisione delle
priorità da parte della rete nel 2014.

19. Nel 2012 abbiamo discusso la questione del DURC come un settore potenziale in cui il
GHSI avrebbe potuto impegnarsi e abbiamo riconosciuto che oltre ai benefici derivanti dal
rapido evolversi della ricerca nelle scienze naturali e delle sue tecnologie, c’era anche un
incremento dei rischi nel settore della sicurezza della salute pubblica. Abbiamo indirizzato i
nostri esperti a continuare a sostenere lo sviluppo di principi guida, di strategie pubbliche di
comunicazione, della formazione su temi di sicurezza e difesa biologica e di management del
DURC, in maniera tale da ridurre il potenziale impatto negativo della questione.

Accogliamo la proposta del Giappone di ospitare il prossimo Ministerial Meeting nel 2014.

Tale dichiarazione è stata approvata da Minsitri, Segretari e Commissari della salute.
L’onorevole Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute, Italia L’onorevole Rona Ambrose,
Ministro della Salute, Canada L’onorevole Daniel Bahr, Ministro della Salute, Germania
L’onorevole Mercedes Juan, Segretario alla Salute, Messico
L’onorevole Earl Howe, Parlamentare Sotto Segretario dello Stato per la Salute, Regno Unito
Sig. John F. Ryan, Facente Funzioni per la Salute Pubblica, a nome dell’Onorevole Tonio
Borg, Commissario per la Salute e Politiche per i Consumatori, Commissione Europea
Professor Benoit Vallet, Direttore Generale della Salute, a nome dell’Onorevole Marisol
Touraine, Ministro del Lavoro, Impiego e Salute, Francia
Sig. Bill Corr, Segretario Deputato alla Salute a Servizi Sociali, a nome dell’Onorevole
Kathleen Sebelius, Segretario alla Salute e alle Politiche Sociali, Stati Uniti d’America
Dott. Mitsuhiro Ushio, Assistente per la salute globale, a nome dell’Onorevole Norihisa
Tamura, Ministro della Salute, Lavoro e Welfare, Giappone

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