giovedì 19 dicembre 2013

Presentato il Primo Rapporto sulla spesa per l’acquisto di dispositivi medici

Nasce dall’esigenza di costituire un primo strumento di lavoro nella governance dei dispositivi medici la prima edizione del Rapporto sulla spesa rilevata dalle strutture sanitarie pubbliche del SSN per l’acquisto di dispositivi medici (anno 2012). “Il lavoro svolto in modo congiunto dalla Regioni e Provincie Autonome, dal Ministero della salute e da Agenas” spiega il ministero “ha permesso di avviare il processo di messa in trasparenza del settore che probabilmente non ha precedenti nel nostro Paese e di regolamentarne modalità e tempi attraverso, appunto, il Decreto del Ministro della salute 11 giugno 2010 “Istituzione del flusso informativo per il monitoraggio dei consumi dei dispositivi medici direttamente acquistati dal Servizio sanitario nazionale””.

“Negli ultimi anni” prosegue il ministero “il settore dei dispositivi medici in Italia è diventato oggetto di grande interesse da parte delle istituzioni pubbliche e, in particolare, del Ministero della salute, con l’obiettivo primario di approfondire la conoscenza di dati e informazioni circa la domanda e l’offerta di queste tecnologie nel nostro Paese. I dispositivi medici hanno costituito infatti un settore sostanzialmente scarsamente conosciuto in modo capillare ed organico fino a pochi anni fa. I diversi livelli di governo del SSN (Ministero della salute, Regioni, Aziende sanitarie, Agenas) hanno quindi avviato un percorso progettuale per comprendere la dimensione del mercato in termini di volume e spesa, dinamiche dei processi di acquisto, livello di coordinamento interaziendale e intra regionale e come gli ospedali gestiscono il flusso informativo acquisto - utilizzo - controllo della performance. Il flusso informativo per il monitoraggio dei consumi dei dispositivi medici direttamente acquistati dal Servizio Sanitario Nazionale consente oggi di monitorare il consumo di dispositivi medici da parte delle strutture del SSN e la relativa spesa sostenuta. Il livello di dettaglio delle informazioni rilevate consente di riferirsi alle seguenti dimensioni di analisi: Tempo (anno, mese); Localizzazione (Regione, Azienda Sanitaria, struttura, reparto ); Dispositivo (Numero di Repertorio, Classificazione CND, Fabbricante, ecc.); Consumo (quantità di unità); Spesa (per le quantità). Si rende quindi disponibile un patrimonio di informazioni che consente di analizzare i dati di spesa per dispositivi medici in grado di assicurare alle Regioni ed alle Aziende sanitarie strumenti di autovalutazione e  controllo, fino alla condivisione di quelli che effettivamente possono essere considerati prezzi di riferimento per futuri acquisti o elementi per rinegoziare i contratti in essere, ove possibile”. “In conclusione” si legge nel documento, “il Rapporto rappresenta il frutto della condivisione dei dati, degli obiettivi e delle esigenze informative dei diversi livelli istituzionali, in un’ottica di consolidamento e sviluppo di logiche e strumenti per il governo dei consumi di dispositivi medici nel Servizio Sanitario Nazionale. Il primo Rapporto sui consumi di dispositivi medici per l’anno 2012 si pone quindi quale base per un più ampio processo di valorizzazione delle migliori esperienze delle Regioni italiane, pur nel rispetto delle prerogative di governo assegnate ad ogni livello istituzionale, e offre la piena esplorazione delle potenzialità garantite dalla libertà di mercato”. “In Italia” riferisce il Rapporto, “il settore dei dispositivi medici rappresenta complessivamente lo 0,7%2 del Prodotto Interno Lordo (PIL) italiano. Caratterizzato da un alto livello di innovazione, questo settore mostra, rispetto all’economia nel suo complesso, un forte dinamismo. Ad esempio, il numero di occupati è cresciuto, tra il 2003 e il 2009, a un tasso medio annuo del 7,1%, rispetto all’1,4% dell’economia italiana e – negli stessi anni ‐ il fatturato totale del settore è cresciuto ad un tasso medio annuo dell’11,3%, rispetto al 2,1% dell’economia italiana (PIL), anche se negli ultimi due anni il trend in crescita è stato confermato solo per i distributori e per le multinazionali italiane con produzione. Nonostante il crescente interesse verso il settore dei dispositivi medici, la letteratura al riguardo è alquanto limitata. I dati oggi disponibili in Italia sono, per la maggior parte, frutto di indagini condotte dalla Direzione generale dei dispositivi medici, del servizio farmaceutico e della sicurezza delle cure del Ministero della Salute che da anni investe, con impegno e continuità in questo ambito attraverso la collaborazione con regioni, Cergas e altre istituzioni pubbliche per produrre dati ed evidenze utili per la formulazione di politiche, strategie e decisioni.”

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